VR (Virtual Reality) la storia
Già dalla metà del XX secolo, Morton Heilig parlò del cosiddetto “cinema esperienza” (Experience Theater). Questo apparecchio poteva coinvolgere tutti i sensi in maniera realistica, immergendo lo spettatore nell’azione che si svolgeva sullo schermo davanti ai suoi occhi. Costruì un prototipo della sua visione, chiamato Sensorama, nel 1962, insieme a cinque film che questo apparecchio proiettava e che coinvolgevano i sensi della vista, udito, olfatto e tatto). Costruito prima dei computer digitali, il Sensorama era un dispositivo meccanico che funziona ancora oggi ma all’epoca molto costoso e con una tecnologia ancora agli inizi,er cui non ebbe molto successo
La Realtà Virtuale permette all’utente, che vuole provarla, di immergersi completamente in ambienti virtuali ricostruiti al computer in 3 dimensioni (3D). E’ possibile ad esempio fare un tour virtuale in una chiesa o in un ipogeo antico o un museo o un posto lontano da noi semplicemente stando seduti sul divano di casa e indossando uno dei visori che le moderne tecnologie ci mettono a disposizione. La visione di questo nuovo mondo virtuale che ci viene proiettato tutto intorno a noi a 360° pieni permette di immergerci completamente in questo ambiente tanto è vero che il nostro cervello viene ingannato facilmente e crede di essere realmente in quel posto perdendo in questo modo il contatto con la realtà che sta intorno a lui stesso solo per il semplice fatto di indossare un visore. In questo settore esistono diverse tecnologie e visori , vediamone alcuni: visori con l’utilizzo di un cellulare, visori standalone e visori che funzionano con un PC a cui sono collegati.
Il Visore Cardboard in cartoncino, è stato il primo tipo di visore messo in commercio ed ora acquistabile per pochi euro o realizzabile in casa con materiali “poveri” in cui viene sistemato uno smartphone di ultima generazione dove lo schermo e quindi l’immagine viene divisa in due parti una per ciascun occhio. il cervello rielabora le immagini singole unendole in una unica immagine 360
Esistono, poi, visori simili al cardboard ma un pò più comodi e resistenti perchè in plastica. Questi visori, sono molto semplici e vi permettono di vedere i video VR che trovate nel web, oppure giocare ai giochi VR, che sono pensati per farvi vedere la scena a 360 gradi, oppure in 3D, per darvi una totale immersione. La sensazione è veramente intensa e tra qualche anno la maggior parte degli utenti si ritroverà con un visore in casa propria
I visori detti “Standalone” sono visori che non hanno uno smarthone inserito dall’utente e nemmeno dipendono da un pc ma hanno un sistema proprietario hw/sw a bordo con schermo integrato. Ad esempio il nuovissimo HTC Vive Focus. HTC Vive Focus è un visore wireless per la realtà virtuale con schermo AMOLED, processore Snapdragon 835 e tracciamento inside-out a sei gradi di libertà.
Infine ci sono i visori più prestanti tra cui Oculus Rift e HTC Vive
OCULUS RIFT
HTC VIVE